Un progetto fotografico realizzato in collaborazione con Stalker-Osservatorio Nomade e la Provincia di Roma durante la Campagna Romana.

Ci sono luoghi che non assumono l’identità forte della cultura di una comunità radicata, ma diventano specchio del passare del tempo e dei popoli. Ogni angolo dedicato al senso del transitorio, ogni veduta come una promessa d’orizzonte rinviata ad altri luoghi e altri sguardi. Sono territori da attraversare, difficilmente a piedi, per arrivare altrove, luoghi dove ci si può fermare anche, per un lavoro, una breve sosta, in vista di una vacanza, ma sempre in attesa di una nuova partenza. In questi luoghi domina la sosta, ma non il riposo, il tempo del viaggio si misura sulla distanza dalla prossima tappa, non sul piacere della visita.

Il progetto aspira a catturare con lo scatto fotografico la “presenza” di questi luoghi, la loro consistenza e densità materia che si cela sotto il senso del transitorio che li domina, l’accomunarsi dell’essere umano e del paesaggio urbano e rurale in quegli interstizi di vita così difficili se non impossibili da abitare.